Qual è la differenza tra capitale proprio e capitale di terzi

Le imprese per svolgere la propria attività hanno bisogno di capitali che servono per soddisfare le necessità finanziarie per gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (impianti, macchinari, software, ecc) e le necessità correnti (acquisto delle merci, pagamento degli stipendi ai dipendenti, ecc.).
Il fabbisogno ha, quindi, origini varie e deve essere attentamente analizzato e valutato per individuare lo strumento finanziario corretto per soddisfare le proprie necessità. La combinazione di strumenti di finanziamento e soggetti finanziatori può condizionare infatti in misura significativa il successo di un’impresa.
I mezzi acquisiti possono assumere la forma di:
- capitale proprio;
- capitale di terzi.
Capitale proprio
La prima fonte di finanziamento è rappresentata dai mezzi propri conferiti dai soci al momento della costituzione dell’impresa o in una successiva fase di sviluppo. L’imprenditore assume il rischio e la responsabilità gestionale, detenendo il potere decisionale e il controllo dell’impresa. Chi conferisce capitale proprio nell’impresa si attende un rendimento (un utile), ovvero la creazione di valore, anche monetizzabile mediante la vendita delle quote aziendali.
Capitale di terzi
Qualora la disponibilità di capitale proprio sia esaurita o insufficiente, è possibili ricorrere ai terzi, ossia a soggetti diversi dai soci.
Ci sono diverse forme tecniche per tali finanziamenti, ognuna delle quali ha caratteristiche che comportano differenti oneri per l’impresa e differenti aspettative da parte dei finanziatori.
Per il soggetto finanziatore il rimborso del prestito e il flusso di interessi rivestono un ruolo centrale. Pertanto, il finanziatore valuta la solvibilità dell’impresa (anche mediante l’utilizzo di sistemi di rating) ed eventualmente richiede delle idonee garanzie. Nella determinazione del tasso di interesse considera i tassi di mercato rispetto al profilo di rischio del soggetto finanziato.
Tipologie di capitale di terzi
Il capitale di terzi è a sua volta distinto tra:
- Debiti di funzionamento, ossia quelli verso i fornitori o altri creditori a breve termine;
- Debiti di finanziamento, ossia i prestiti a medio e lungo termine e i debiti verso le banche.
Con riferimento alla loro durata, i finanziamenti esterni dono di norma suddivisi in:
- breve termine, con durata inferiore a un anno;
- medio termine, con durata maggiore di un anno e minore di cinque anni;
- lungo termine, con durata superiore a cinque anni.