Cos’è l’equazione di bilancio

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Redazione

L’apprendimento della partita doppia richiede la conoscenza dell’"equazione di bilancio". Tale metodologia, che basa l'elaborazione dell'articolo contabile sulla semplice distinzione tra impieghi e fonti di finanziamento, utilizzando unicamente la classificazione dei conti riportata nei prospetti contabili del bilancio, risulta assai più efficace rispetto alla metodologia tradizionale, permettendo di superare velocemente le consuete difficoltà di apprendimento delle tecniche di rilevazione contabile.

Indice

Equazione di bilancio

Equazione patrimoniale ed economica

Ciclo operativo

Tempo

Caso pratico di equazione di bilancio

Equazione di bilancio

L’equazione di bilancio è una metodologia che basa l'elaborazione dell'articolo contabile sulla semplice distinzione tra impieghi e fonti di finanziamento, utilizzando unicamente la classificazione dei conti riportata nei prospetti contabili del bilancio. Essa risulta assai più efficace rispetto alla metodologia tradizionale, permettendo di superare velocemente le consuete difficoltà di apprendimento delle tecniche di rilevazione contabile.
Per costituire e avviare un'impresa occorrono mezzi finanziari (fonti di finanziamento) da investire nell'acquisto di fattori produttivi (capitale investito o impieghi).
Ciò si traduce nella relazione fondamentale:

IMPIEGHI = FONTI DI FINANZIAMENTO

Ogni operazione può essere, quindi, esaminata sotto il duplice aspetto:

  • della destinazione (impiego) e
  • della provenienza (finanziamento).

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In ogni momento sussiste - e non potrebbe essere altrimenti - uguaglianza tra impieghi e fonti di finanziamento. In ogni caso tutte le acquisizioni dei mezzi di produzione (impieghi patrimoniali e reddituali) si accompagnano obbligatoriamente a una necessità di mezzi finanziari (fonti di finanziamento patrimoniali e reddituali).
Le fonti di finanziamento patrimoniali possono essere fornite dagli azionisti o dai soci e sono permanentemente a disposizione dell'impresa (capitale); possono anche essere a disposizione temporanea dell'impresa (sotto forma di prestiti a breve o lunga scadenza, debiti verso fornitori, ecc.). Infine la classe di risorse reddituali è data da ciò che l'impresa può produrre dalla propria attività (ricavi).
Gli impieghi di queste risorse costituiscono dei costi oppure formano l'attivo dell'impresa, che si può suddividere in immobilizzazioni e attivo circolante. Le immobilizzazioni rappresentano beni che contribuiscono alla produzione di diversi esercizi - hanno cioè un carattere pluriennale - mentre i componenti dell'attivo circolante riguardano beni e servizi che esauriscono la loro utilità in un esercizio o a cavallo tra un esercizio e un altro.

In estrema sintesi si può dire che, dal proprio ciclo operativo, l'impresa si procura i mezzi di produzione e li utilizza per creare altri beni e servizi che poi vende alla clientela. Al termine di un certo periodo prefissato (esercizio), si confrontano i ricavi ottenuti dalla cessione dei beni e servizi con i costi necessari a produrli e la differenza determina il risultato dell'esercizio dell'impresa. Il risultato positivo rappresenta l'utile dell'esercizio, quello negativo è la perdita dell'esercizio.
All'atto della costituzione, il denaro o i beni fornito dall'imprenditore nelle diverse forme possibili costituiscono il patrimonio iniziale su cui l'impresa può contare (patrimonio netto iniziale); successivamente tale patrimonio varia nel senso che aumenta o diminuisce per effetto dei risultati positivi o negativi della gestione.
Il bilancio è lo strumento di sintesi attraverso il quale viene rappresentata una determinata posizione dinamica della vita dell'impresa. La sua redazione non può non essere caratterizzata da una "finzione", in quanto il moto incessante che qualifica la gestione viene sostituito, nel momento in cui viene composto il bilancio d'esercizio, da una posizione statica e, quindi, "artificiale".
La gestione, che per sua natura è continua, viene idealmente fermata per un attimo: le numerose operazioni in corso (relative ai fattori produttivi ancora da utilizzare ed alle produzioni ancora da erogare) vengono considerate come se fossero operazioni compiute.

Equazione patrimoniale ed economica

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In termini contabili:

  • gli impieghi patrimoniali sono denominati attività (diritti che l'impresa vanta di fronte e nei confronti di terzi);
  • le fonti di finanziamento patrimoniali sono denominate: passività, qualora rappresentino obbligazioni dell'impresa verso terzi (ossia diritti di terzi nei confronti dell'impresa) e patrimonio netto, qualora costituiscano diritti della proprietà sull'impresa.

Viene, cioè, sempre verificata l'equazione patrimoniale:

ATTIVITA' = PASSIVITA' + PATRIMONIO NETTO

Dal momento che il patrimonio netto alla fine di un certo periodo (esercizio) è pari al patrimonio netto disponibile all'inizio di quel periodo, aumentato (o diminuito) del risultato del periodo, ossia

PATRIMONIO NETTO FINALE = PATRIMONIO NETTO INIZIALE + RISULTATO D'ESERCIZIO

l'equazione economica (reddituale) derivante dalla contrapposizione di ricavi e costi relativi allo stesso esercizio è data da:

RISULTATO D'ESERCIZIO = RICAVI D'ESERCIZIO - COSTI D'ESERCIZIO.

Ne deriva che:

ATTIVITA' = PASSIVITA' + PATRIMONIO NETTO INIZIALE + RICAVI - COSTI

Da cui si ottiene l'equazione di bilancio:

ATTIVITA' - PASSIVITA' - PATRIMONIO NETTO INIZIALE = RICAVI – COSTI

 

Ciclo operativo

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Il ciclo operativo tipico delle aziende di produzione si compone delle seguenti fasi: acquisizione dei fattori produttivi; applicazione dei processi tecnici di trasformazione; alienazione dei risultati produttivi.

L'acquisizione dei fattori della produzione e il successivo collocamento dei prodotti ottenuti sono operazioni che danno luogo alla formazione di uscite ed entrate monetarie o di debiti e crediti, che esprimono corrispondenti costi e ricavi.
In altri termini, nel caso in cui si rilevino costi e ricavi il cui saldo avviene in modo dilazionato:

  • al sorgere di un costo (ad esempio l'acquisto di materie prime, quantificato dalla fattura ricevuta) non corrisponde un'uscita di denaro bensì il sorgere di un debito da pagare in un momento successivo;
  • al sorgere di un ricavo (ad esempio la vendita di prodotti finiti, quantificato dalla fattura emessa), non corrisponde un'entrata di denaro bensì il sorgere di un credito da incassare successivamente.

Tempo

Con riferimento al tempo, quindi, la manifestazione economica (cioè il sorgere di un costo o di un ricavo sulla base del cosiddetto "criterio di competenza"), può non coincidere con il pagamento o la riscossione (cioè con l'uscita o l'entrata di denaro sulla base del cosiddetto "criterio di cassa").
Fenomeno peculiare nell'economia delle imprese è la priorità temporale degli impieghi, quindi del sostenimento dei costi, rispetto al conseguimento dei ricavi; ciò per effetto di fattori acquisiti e non ancora impiegati nel processo produttivo, oppure già impiegati ma ancora in tutto o in parte non alienati sotto forma di prodotti.
Inoltre, il fluire dei costi e dei ricavi non trova necessaria identità temporale con la dinamica della monetizzazione dei crediti e dei debiti di regolamento. Queste ultime circostanze, riassumibili nell'asincronia nella formazione e nella manifestazione dei costi e dei ricavi, portano nella generalità delle imprese, per determinati periodi (in particolar modo nella fase di avvio e di sviluppo dell'attività), ad uno sfasamento temporale tra entrate e uscite monetarie, che non consente all'impresa di far fronte via via alle esigenze monetarie richieste dalla gestione con corrispondenti mezzi generati dalla medesima. A ciò consegue il problema dell'acquisizione di risorse monetarie aggiuntive provenienti da fonti esterne, in misura e tempi variabili, strettamente correlate al ritmo con cui si susseguono i flussi monetari in entrata ed in uscita generati dalla gestione economica.
Riassumendo, la gestione aziendale si può scindere in tre aspetti fondamentali:

  • patrimoniale (attività, passività e patrimonio netto);
  • economico (costi e ricavi);
  • finanziario (entrate e uscite monetarie).

Caso pratico di equazione di bilancio

I signori Bianchi e Rossi costituiscono una società per lo svolgimento di un’attività industriale. Il socio Bianchi apporta fondi liquidi per 5.000 mentre il socio Rossi conferisce un fabbricato, da adibire a sede sociale, del valore di 20.000.
Le operazioni compiute dalla società sono le seguenti:

a)
si acquistano impianti e macchinari da utilizzare nell'attività di trasformazione del valore di 5.000;
b)
si acquistano materie prime ricevendo fattura per 4.000, regolamento con dilazione;
c)
si riceve fattura relativa all'acquisto degli impianti e macchinari, regolamento a 3 mesi;
d)
si assumono 6 dipendenti;
e)
si paga in contanti premio di assicurazione per 250;
f)
si salda il debito relativo all'acquisto delle materie prime;
g)
viene ultimata la lavorazione e i prodotti finiti vengono depositati in magazzino;
h)
si paga bolletta per energia elettrica per 218 in contanti;
i)
si paga il debito di cui al punto c);
l)
si vendono i prodotti finiti emettendo fattura per 8.000, regolamento per 1/2 in contanti e 1/2 con dilazione;
m)
si pagano costi del lavoro per 2.000;
n)
si riscuote in contanti il credito verso il cliente;
o)
viene accordato un fido da una banca per 5.000.

La presentazione di tali operazioni mediante la logica dell'equazione di bilancio è esposta di seguito.

Evento Attività Passività Patrimonio netto Conto economico
  Disponibilità liquide Immobilizzazioni Crediti v/clienti Debiti v/fornitori Capitale sociale Ricavi Costi
(*) 5.000 20.000 - - 25.000 - -
a - - - - - - -
b - - - 4.000 - - 4.000
c - 5.000 - 5.000 - - -
d - - - - - - -
e -250 - - - - - 250
f -4.000 - - -4.000 - - -
g - - - - - - -
h -218 - - - - - 218
i -5.000 - - -5.000 - - -
l 4.000 - 4.000 - - 8.000 -
m -2.000 - - - - - 2.000
n 4.000 - -4.000 - - - -
o - - - - - - -
Totale 1.532 25.000 - - 25.000 8.000 6.468

I commenti alle singole rilevazioni sono i seguenti:

(*)
Rilevazione della costituzione della società.
a)
Poichè il contratto di acquisto è stato solo stipulato ma non si è ancora ricevuta la fattura (documento probatorio) la rilevazione dell'operazione viene rinviata al punto (d).
d)
L'assunzione dei dipendenti non origina nessun movimento monetario od economico sino al pagamento del relativo compenso.
g)
Si tratta di un fatto interno di gestione che non comporta rilevazioni poichè non origina alcun rapporto con soggetti esterni.
l)
La vendita dei prodotti finiti comporta in parte l'aumento delle disponibilità liquide (per la metà regolata in contanti) e in parte l'aumento dei crediti verso clienti (per la parte con dilazione).
o)
Il fido consiste nell'impegno assunto dalla banca di mantenere a disposizione dell'azienda una somma di denaro. Questa operazione non origina alcuna rilevazione sino a quando il fido non viene utilizzato per effettuare i necessari pagamenti.
L'esempio proposto ha determinato i seguenti risultati:

ATTIVITA' - PASSIVITA' - CAPITALE SOCIALE = RICAVI - COSTI
26.532 - 0 - 25.000 = 8.000 - 6.468

ATTIVITA' - PASSIVITA' - CAPITALE SOCIALE = RISULTATO D'ESERCIZIO
26.532 - 0 - 25.000 = 1.532 (Saldo economico)