Di seguito sono brevemente illustrati i criteri da seguire per la scelta del metodo di valutazione più appropriato per la determinazione del fair value degli investimenti partecipativi: A. Quotazioni di borsa Tale metodo risulta applicabile se: − la partecipata è quotata; − il mercato della partecipata è considerato attivo; − l’investimento può essere dismesso attraverso ordinarie transazioni di mercato. Ai fini della determinazione dell’esistenza di un mercato attivo, si farà riferimento al flottante e all’Indice di Liquidità della partecipata inteso come numero di volte in cui il totale delle azioni componenti il capitale sociale di una società viene scambiato sul mercato in un dato orizzonte temporale. Nel caso in cui il mercato risulti non attivo, il valore riveniente dalle quotazioni sul mercato non attivo potrà essere utilizzato come metodo di controllo del valore determinato attraverso l’applicazione di un altro metodo. B. Metodo delle transazioni dirette Il metodo delle transazioni dirette può essere applicato se esiste almeno una transazione significativa sulla partecipata registrata in un arco di tempo sufficientemente breve rispetto al momento della valutazione dello strumento e se le condizioni del mercato non sono significativamente cambiate. Per transazione significativa si intende una transazione che non sia rilevante al fine del controllo del capitale sociale della partecipata e che possa essere considerata effettuata fra controparti di mercato consapevoli e indipendenti e non soggette ad alcuna costrizione. C. Metodo delle transazioni comparabili Il metodo delle transazioni comparabili è applicabile se, congiuntamente: a) esistono società comparabili alla partecipata; b) relativamente alle società comparabili è stata effettuata almeno una transazione significativa in un arco di tempo sufficientemente breve rispetto al momento della valutazione dello strumento. Una società può essere definita comparabile se opera nello stesso settore e con un modello di business analogo a quello della partecipata. Il modello di business si considera analogo se la composizione e la tipologia di prodotti/servizi forniti dalla società comparabile sono sostanzialmente simili a quelle della partecipata. Nella selezione del campione di società comparabili si deve tenere conto di diversi fattori: mercato geografico, volume del fatturato, dimensioni del patrimonio netto, natura del corrispettivo. D. Metodo dei multipli di borsa Il metodo dei multipli di borsa risulta applicabile se esistono almeno due società comparabili quotate, le cui quotazioni afferiscono ad un mercato attivo. In base a tale metodo, il valore di una partecipata è stimato a partire dai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili, attraverso l’elaborazione dei più significativi moltiplicatori (multipli di borsa), risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce alle società comparabili e le loro grandezze economico-patrimoniali. Il valore della partecipata è ottenuto applicando la media dei multipli significativi di borsa, delle società comparabili individuate, alle relative grandezze economico-patrimoniali della partecipata, desunte dal più recente prospetto contabile. E. Metodi analitici – Metodi finanziari, reddituali e patrimoniali I metodi finanziari e reddituali forniscono una determinazione del fair value della partecipata attraverso la sommatoria di una serie di flussi finanziari ovvero redditi, opportunamente attualizzati e derivati dal business plan della partecipata. I metodi finanziari e reddituali non possono essere applicati se non esiste un business plan (o alternativamente un budget) della partecipata e ritenuto attuale al momento della valutazione. Si deve verificare la validità degli elementi significativi di pianificazione rispetto ai risultati consuntivi ed altre informazioni relative al contesto economico di riferimento disponibili al momento della valutazione, procedendo, laddove necessario, a stimare eventuali impatti sulla redditività attesa. I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plus/minus implicite nell’attivo e nel passivo e, per il metodo patrimoniale complesso, dell’ eventuale valorizzazione delle componenti immateriali. I metodi patrimoniali non possono essere applicati se: a) non è disponibile il bilancio d’esercizio, oppure una situazione patrimoniale approvata dagli organi societari della partecipata; b) non sono disponibili informazioni attendibili, atte a permettere la stima del valore di mercato delle attività/passività della partecipata (plus/minus implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata) e l’eventuale valorizzazione delle componenti immateriali.