Natura e caratteristiche degli indici di allerta
Il secondo comma dell’articolo 13 del Codice della Crisi e dell’insolvenza d’impresa assegna al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili il compito di elaborare gli indici che rappresentano gli strumenti per rilevare gli squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario.
Questi indici costituiscono segnali di crisi, ma non sono sufficienti da soli a ritenere sussistente uno stato di crisi.
La norma pone le seguenti condizioni per l’elaborazione degli indici:
- che sia possibile desumere dalle loro risultanze una valutazione unitaria circa la sussistenza di un indizio di crisi;
- che contengano quanto meno quelli che esprimano la sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare e l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi.
Con riferimento alla prima condizione, il CNDCEC chiarisce che gli organi di controllo e, prima di loro, l’imprenditore attraverso l’assetto organizzativo appositamente istituito, «devono essere in grado di valutare le cause ed il significato dei segnali provenienti dal complesso degli indici per individuare un livello di crisi rilevante ai fini della segnalazione, tenuto conto della necessità di adeguata motivazione, resa ai sensi del co. 1 dell’art. 13. Peraltro, anche in assenza di segnali da parte degli indici di cui al co. 2, possono verificarsi ulteriori situazioni rilevanti ai sensi dell’art. 13 co. 1, in presenza di insostenibilità del debito, pregiudizio al going concern o reiterati e significativi ritardi nei pagamenti».
Il Consiglio precisa, inoltre, che il fatto che gli indici di cui al comma 2 siano suscettibili di una valutazione unitaria implica non tanto la predisposizione di una misura di sintesi che da sola indichi la presenza o meno di indizi di crisi, quanto lo sviluppo di un percorso logico di indici che, anche articolato in varie fasi, porti infine alla valutazione unitaria.
Ciò detto, il CNDCEC ha predisposto:
- la proposta di un gruppo di indici;
- la proposta di un iter logico di lettura degli indici che ne renda possibile una valutazione unitaria;
- lo sviluppo di un supporto metodologico che chiarisca e renda quindi omogeneo il calcolo degli indici partendo dalla valutazione dell’andamento aziendale.