Fonti di finanziamento esterne

Redazione

Per pianificare il fabbisogno aziendale occorre individuare e quantificare tutti i finanziamenti in essere al momento della redazione del piano ed effettuare una proiezione dei finanziamenti negli anni successivi.

Le possibili forme di finanziamento sono:

  • a breve termine, ossia quelli che prevedono il rimborso entro l’anno e che sono normalmente legati all’operatività corrente (ad es. apertura di credito, sconto di effetti e di fatture., ecc.);
  • a medio termine, che prevedono il rimborso entro tre/cinque anni e che sono prevalentemente utilizzati per acquisire immobilizzazioni materiali (ad es. i mutui ghirografari);
  • a lungo termine, che prevedono il rimborso oltre i cinque anni e che sono effettuati a fronte di investimenti immobiliari (ad es. mutui ipotecari).

La banca nella fase di valutazione dell’affidamento verifica queste informazioni (avvalendosi anche delle informazioni presenti nella Centrale dei Rischi) e valuta la situazione tendo conto delle caratteristiche dell’impresa e del settore di appartenenza, nonché delle finalità, tipologia e consistenza del finanziamento richiesto. In questa fase la banca considera anche l’entità e le modalità di utilizzo dei finanziamenti in essere, nonchè la dinamica dei rimborsi negli esercizi successivi.

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