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Episodio #2: Cosa significa Dare e Avere

Episodio #2: Cosa significa Dare e Avere

Il significato di Dare e Avere nel sistema della partita doppia è uno degli aspetti più complessi, soprattutto per chi è alle prime armi.

Cominciamo col dire che Dare e Avere non hanno un significato letterale ma solo convenzionale. Serve a collocare gli importi delle rilevazioni contabili in sezioni di segno opposto di un prospetto denominato conto o mastro.

Crediti

Pleasant Porridge by Kevin MacLeod Link: https://incompetech.filmmusic.io/song/7614-pleasant-porridge License: https://filmmusic.io/standard-license

Trascrizione

Il significato di Dare e Avere nel sistema della partita doppia è uno degli aspetti più complessi, soprattutto per chi è alle prime armi.

Cominciamo col dire che Dare e Avere non hanno un significato letterale ma solo convenzionale. Serve a collocare gli importi delle rilevazioni contabili in sezioni di segno opposto di un prospetto denominato conto o mastro.

Di norma la sezione Dare è collocata a sinistra, mentre quella Avere a destra del prospetto contabile.

Ciò in quanto in base al principio della partita doppia, ogni transazione deve interessare almeno due conti o mastri contabili di segno contrapposto. Con la regola che l’importo registrato in Dare deve essere uguale a quello rilevato in Avere. In altri termini, la differenza tra il Dare e l’Avere deve essere zero. In questo modo l'operazione risulta neutrale o quadrata.

Per comprendere bene l’utilizzo delle sezioni del conto occorre fare riferimento all'equazione di bilancio. Si, proprio ad un’equazione. Può sembrare complesso, ma non lo è.

Dall’equazione di bilancio, il cui significato può essere approfondito sul nostro sito, si evince che le attività e i costi assumono il segno positivo e sono collocate convenzionalmente in Dare. Le passività il patrimonio netto e i ricavi assumono il segno negativo e sono collocate nella sezione opposta, in Avere.

A questo punto siamo in grado di individuare quale sezione utilizzare per ogni tipologia di conto, tenendo presente che dobbiamo rilevare sia gli aumenti che le diminuzioni delle nostre entità patrimoniali ed economiche.

Iniziamo con i conti patrimoniali: attività, passività e patrimonio netto.

Per le attività si verificano prima gli aumenti e poi le diminuzioni. Quindi la sezione sinistra dei conti dell’attivo è dedicata alle variazioni positive, ossia agli aumenti. Di converso, la sezione di destra accoglie le variazioni negative, cioè le diminuzioni.

Sono conti dell’attivo ad esempio, la cassa, i conti correnti bancari attivi e i crediti verso clienti.

Le passività e il patrimonio netto assumono un segno opposto rispetto a quello delle attività. Le variazioni in aumento delle passività sono registrate nella sezione avere, mentre le diminuzioni nella sezione dare.

Sono conti del passivo, ad esempio, i debiti verso fornitori, i finanziamenti da banche e i mutui ipotecari.

Per le variazioni in aumento o in diminuzione del patrimonio netto valgono le stesse regole appena illustrate per le passività.

Sono conti del patrimonio netto, ad esempio, il capitale sociale e la riserva legale.

Passiamo alla rilevazione dei conti economici.

Per i ricavi, le variazioni in aumento si iscrivono nella sezione di destra, Avere, e quelle in diminuzione, dovute principalmente a rettifiche, nella sezione sinistra, Dare.

Sono ricavi ad esempio, le vendite di prodotti finiti e merci, le plusvalenze su beni strumentali e gli interessi attivi.

Al contrario, per i costi le variazioni in aumento si inseriscono nella sezione sinistra, Dare, e quelle in diminuzione, dovute principalmente a rettifiche, nella sezione destra, Avere.

Sono costi ad esempio, gli acquisti di materie prime, gli stipendi e gli interessi passivi.

Riepilogando, la sezione Dare accoglie gli aumenti delle attività e dei costi, le diminuzioni delle passività e del patrimonio netto e le rettifiche dei ricavi. La sezione Avere accoglie gli aumenti delle passività, del patrimonio netto e dei ricavi, le diminuzioni delle attività e le rettifiche dei costi.

Ipotizziamo ad esempio di acquistare delle materie prime con pagamento dilazionato. Tralasciando per semplicità gli aspetti fiscali, avremo il contemporaneo aumento dei debiti verso i fornitori, aspetto numerario originario, e dei costi per acquisti di materie prime, aspetto economico derivato.

Quindi, se il prezzo di acquisto è di 3.000 euro, con il metodo della partita doppia si effettua una duplice rilevazione con il medesimo importo dell’evento aziendale: 3.000 euro nel conto debiti verso fornitori e 3.000 euro nel conto acquisti di materi prime.

Ma quale sezione del conto dobbiamo utilizzare?

Dipende dalla natura del conto. I debiti verso fornitori sono una passività. Gli aumenti sono rilevati in Avere. Gli acquisti di materie prime sono dei costi, quindi, sono rilevati in Dare.

Pertanto, registreremo 3.000 euro in dare nel conto acquisti di materie prime e 3.000 euro in Avere nel conto Debiti verso fornitori. Poiché il Dare è uguale all’Avere l’operazione è quadrata.