Qual è il contenuto dello stato patrimoniale

Il bilancio di esercizio si compone dei seguenti documenti stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa. Lo stato patrimoniale descrive le classi di attività (ossia gli investimenti in essere alla data di bilancio) e di passività (ossia i finanziamenti provenienti dall'esterno per finanziare gli investimenti). Per differenza è esposto il valore del patrimonio netto.
Indice
Disposizioni relative a singole voci dello stato patrimoniale
Schemi di bilancio
Il bilancio di esercizio si compone dei seguenti documenti:
- stato patrimoniale;
- conto economico;
- rendiconto finanziario;
- nota integrativa.
Stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale descrive le classi di attività (ossia gli investimenti in essere alla data di bilancio) e di passività (ossia i finanziamenti provenienti dall'esterno per finanziare gli investimenti). Per differenza è esposto il valore del patrimonio netto, cioè la somma dei capitali propri derivanti dagli apporti iniziali dei soci e degli incrementi avutisi nel corso della gestione per effetto degli utili conseguiti (o dei decrementi dovuti alle perdite subite) attraverso l'impiego produttivo degli investimenti.
Lo schema di stato patrimoniale prescelto dal legislatore tra le proposte contenute negli articoli 9 e 10 della IV Direttiva CEE è quello a sezioni divise, rispettivamente per:
- l'attivo e il
- passivo.
Schemi dello stato patrimoniale
L’art. 2424 c.c. disciplina il contenuto dello stato patrimoniale.
Il documento deve essere redatto in conformità al seguente schema:
Attivo
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata
B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria
I - Immobilizzazioni immateriali
1) costi di impianto e di ampliamento
2) costi di sviluppo
3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5) avviamento
6) immobilizzazioni in corso e acconti
7) altre
Totale.
II - Immobilizzazioni materiali
1) terreni e fabbricati
2) impianti e macchinario
3) attrezzature industriali e commerciali
4) altri beni
5) immobilizzazioni in corso e acconti
Totale.
III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo
1) partecipazioni in
a) imprese controllate
b) imprese collegate
c) imprese controllanti
d) imprese sottoposte al controllo delle controllanti
d-bis) altre imprese
2) crediti
a) verso imprese controllate
b) verso imprese collegate
c) verso controllanti
d) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti
d-bis) verso altri
3) altri titoli
4) strumenti finanziari derivati attivi
Totale
Totale immobilizzazioni (B)
C) Attivo circolante
I - Rimanenze
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) lavori in corso su ordinazione
4) prodotti finiti e merci
5) acconti
Totale
II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi
esigibili oltre l'esercizio successivo
1) verso clienti
2) verso imprese controllate
3) verso imprese collegate
4) verso controllanti
5) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti
5-bis) crediti tributari
5-ter) imposte anticipate
5-quater) verso altri
Totale
III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
1) partecipazioni in imprese controllate
2) partecipazioni in imprese collegate
3) partecipazioni in imprese controllanti
3-bis) partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti
4) altre partecipazioni
5) strumenti finanziari derivati attivi
6) altri titoli
Totale
IV - Disponibilità liquide
1) depositi bancari e postali
2) assegni
3) danaro e valori in cassa
Totale.
Totale attivo circolante (C).
D) Ratei e risconti
Passivo
A) Patrimonio netto
I - Capitale
II - Riserva da soprapprezzo delle azioni
III - Riserve di rivalutazione
IV - Riserva legale
V - Riserve statutarie
VI - Altre riserve, distintamente indicate
VII - Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi
VIII - Utili (perdite) portati a nuovo
IX - Utile (perdita) dell'esercizio
X – Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
Totale
B) Fondi per rischi e oneri
1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili
2) per imposte, anche differite
3) strumenti finanziari derivati passivi
4) altri
Totale
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo
1) obbligazioni
2) obbligazioni convertibili
3) debiti verso soci per finanziamenti
4) debiti verso banche
5) debiti verso altri finanziatori
6) acconti
7) debiti verso fornitori
8) debiti rappresentati da titoli di credito
9) debiti verso imprese controllate
10) debiti verso imprese collegate
11) debiti verso controllanti
11-bis) debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti
12) debiti tributari
13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
14) altri debiti
Totale
E) Ratei e risconti
L’art. 2424, c. 2, stabilisce che per un elemento dell'attivo o del passivo che ricada sotto più voci dello schema, nella nota integrativa deve annotarsi, se necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua appartenenza anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto. E’ fatto salvo quanto disposto dall'articolo 2447-septies con riferimento ai beni e rapporti giuridici compresi nei patrimoni destinati ad uno specifico affare ai sensi della lettera a) del primo comma dell'articolo 2447-bis.
Disposizioni relative a singole voci dello stato patrimoniale
L’art. 2424-bis c.c. identifica l’utilizzo durevole dell’elementi patrimoniali quale criterio per l’iscrizione dello stesso tra le immobilizzazioni.
Le partecipazioni in altre imprese si presumono immobilizzazioni in caso di esercizio di un'influenza notevole. L'influenza si presume quando nell'assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei voti ovvero un decimo se la società ha azioni quotate in borsa (art. 2350, c. 3, c.c.).
Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono destinati soltanto a coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio sono indeterminati o l'ammontare o la data di sopravvenienza.
Nella voce "trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato" deve essere indicato l'importo calcolato a norma della relativa disciplina contenuto nell’articolo 2120 c.c.
Le attività oggetto di contratti di compravendita con obbligo di retrocessione a termine devono essere iscritte nello stato patrimoniale del venditore.
Nella voce ratei e risconti attivi devono essere iscritti i proventi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi, e i costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi.
Nella voce ratei e risconti passivi devono essere iscritti i costi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi e i proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi. Possono essere iscritte in tali voci soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, l'entità dei quali vari in ragione del tempo.
Le azioni proprie sono rilevate in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto, ai sensi di quanto disposto dal terzo comma dell'articolo 2357-ter.